Cinque idee di attività, con 5 titoli che sono anche consigli, non solo per dar importanza a questa giornata, ma più in generale per approcciarsi alla vita.
Oggi si celebra infatti la giornata internazionale dedicata alla terra, la Earth Day, la giornata scelta dalle Nazioni unite per fa sì che tutti i cittadini del mondo si uniscano per dedicare un pensiero più approfondito alla Terra e promuoverne la salvaguardia.
Anche noi abbiamo voluto dire la nostra, in stile CampuStore: con un focus importante sulla scuola e la voglia di mettere a disposizione di chi ci legge dei contenuti che possano (forse) ispirare qualcuno. E quindi: iniziamo con le nostre 5 idee per la Earth Day 2025!
I consigli (e le attività) che ti diamo per questa giornata, dunque, sono i seguenti
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Questa attività è pensata per coinvolgere gli studenti attivamente, promuovendo la consapevolezza ambientale, il pensiero scientifico e la cittadinanza ecologica. Si tratta di un'attività multidisciplinare, in cui possono essere coinvolti docenti e contenuti di diverse materie scolastiche.
Livello scolastico
Noi ce la immaginiamo principalmente per la scuola secondaria di I grado, ma nulla vieta di portarla sugli altri livelli scolastici con qualche accortezza e modifica. Alla secondaria di II grado si può ampliare l’attività con approfondimenti più tecnici: calcolo preciso del risparmio idrico rispetto al suolo, analisi chimica dei nutrienti, progettazione assistita della serra (con software CAD o simulazioni), elaborazione di un progetto di “urban farming” a scuola o in città.
Alla primaria o addirittura all'infanzia, si potrebbe invece lavorare più sull’osservazione visiva e la narrazione, attraverso schede illustrate, misurazioni elementari (es. con il righello), il racconto della crescita della pianta in forma di diario o storia.
Obiettivi didattici
SCIENZE
- Comprendere il funzionamento dell'agricoltura idroponica e confrontarla con quella tradizionale.
- Osservare e documentare il ciclo di crescita delle piante in ambiente controllato.
- Sviluppare abilità di osservazione, misurazione e registrazione dati.
EDUCAZIONE CIVICA
- Riflettere sull’impatto ambientale dell’agricoltura tradizionale.
- Comprendere il concetto di sostenibilità ambientale applicato al cibo e all’acqua.
- Stimolare comportamenti responsabili verso il consumo delle risorse naturali.
ITALIANO
- Produrre testi argomentativi e descrittivi sul tema “Terra, ambiente e innovazione”.
- Presentare una relazione orale strutturata.
MATEMATICA
- Rilevare dati relativi alla crescita delle piante (altezza, giorni di crescita, PH, quantità di nutrienti).
- Rappresentare dati in tabelle e grafici.
TECNOLOGIA
- Comprendere il funzionamento tecnico della serra idroponica (sensori, luci LED, pompa, timer, etc.).
- Conoscere le basi dell’automazione nel contesto agricolo.
Materiale necessario
- Serra idroponica in funzione (già installata in aula) come Tower Garden o Smart Garden. Se si vuole maggiormente lavorare su osservazione e dati, però, consigliamo la nostra fantastica CampusGarden, sviluppata da CampuStore per Arduino e vincitrice del BETT Award 2024.
- Schede di osservazione per ogni studente.
- Termometro, sensore pH, sensore di umidità/luce.
- Accesso a dispositivi digitali (tablet o computer per ricerche e grafici).
- Cartelloni o software per presentazioni.
- Semi già germinati (lattuga, basilico, spinaci, etc.)
Durata dell'attività
3 giorni consecutivi o distribuiti nella settimana della Giornata della Terra.
Descrizione dell'attività
Fase 1 – Introduzione e contesto (30 min)
- Breve lezione frontale/interattiva: Cos’è la Giornata della Terra e perché è importante.
- Visione di un breve video sull’impatto ambientale dell’agricoltura intensiva.
- Discussione guidata: “Quali alternative sostenibili esistono?”
Fase 2 – Esplorazione della serra idroponica (1 ora)
- Osservazione diretta della serra idroponica: descrizione delle componenti tecniche (tanica, tubi, lampade, substrato).
- Spiegazione del principio dell’idroponica: coltivazione fuori suolo.
- Gli studenti, divisi in gruppi, rilevano e registrano: temperatura - pH dell’acqua - quantità di nutrienti/distribuzione - stato delle piante (altezza, colore, eventuali fioriture).
- Discussione su vantaggi ecologici dell’idroponica: risparmio idrico, assenza di pesticidi, coltivazione urbana,...
Fase 3 – Laboratorio di scrittura e riflessione (1 ora)
Ogni gruppo elabora:
- una scheda descrittiva del funzionamento della serra
- una riflessione scritta: “Perché l’agricoltura idroponica è una speranza per il pianeta”
Gli studenti producono anche un poster informativo o una presentazione digitale per la classe o per il corridoio della scuola, per sensibilizzare e informare il resto della popolazione scolastica ("sharing is caring").
Fase 4 – Condivisione e discussione finale (30 min)
- Presentazione dei gruppi alla classe.
- Discussione collettiva su come possiamo trasformare i nostri comportamenti quotidiani per proteggere la Terra.
- Proposta: avviare un “diario della serra” da aggiornare settimanalmente fino a fine anno scolastico.
ESTENSIONI POSSIBILI
- Creazione di un video documentario o podcast registrato dagli studenti sull'esperienza condotta.
- Collaborazione con altre classi o scuole per scambiarsi dati e confrontare coltivazioni.
- Piccolo mercatino verde con piantine coltivate idroponicamente da donare alle famiglie in cambio di un gesto ecologico (raccolta plastica, piantumazione, ecc.) o di un piccolo contributo alla scuola.
2. Porta la classe in giardino
Andiamo all’aria aperta! Scegli uno spazio verde accessibile vicino alla scuola (giardino scolastico, parco urbano, cortile, boschetto, orto didattico) e recatici con la classe.
Livello scolastico
Anche in questo caso si tratta di un contenuto ideale per classi 2ª e 3ª della secondaria di I grado, dove gli studenti hanno già basi di ecologia, uso della tecnologia e sanno lavorare in gruppo. I contenuti scientifici restano esplorativi, con un linguaggio accessibile e molta guida da parte del docente nella riflessione. I report finali possono essere slide o brevi testi descrittivi.
Obiettivi didattici
SCIENZE NATURALI
- Osservare e classificare piccoli organismi e strutture naturali.
- Analizzare i fattori ambientali attraverso i dati meteo.
- Comprendere l’interconnessione tra micro-ecosistemi e il cambiamento climatico.
GEOGRAFIA
- Raccogliere dati ambientali (temperatura, umidità, vento, luce) con una stazione meteo.
- Riflettere sul concetto di biodiversità e sugli effetti dell’azione umana.
TECNOLOGIE
- Utilizzare strumenti digitali (microscopi wireless, Chromebook, stazioni meteo) per la ricerca scientifica.
- Documentare osservazioni con foto, video e schede digitali.
ITALIANO & EDUCAZIONE CIVICA
- Sviluppare il linguaggio scientifico e descrittivo.
- Produrre brevi report, articoli o presentazioni multimediali sul valore della biodiversità e sull’importanza della cura dell’ambiente.
Materiale necessario
- Microscopi digitali wireless (1 ogni 3-4 studenti) - Ideale ad esempio il CampuScopio, che nasce proprio per supportare anche attività flessibili e in mobilità.
- Chromebook o tablet connessi
- Stazione meteo portatile o fissa (con sensori di temperatura, umidità, velocità del vento, radiazione solare)
- Cartelle per raccolta campioni naturali (foglie, piccoli insetti, muschi)
- Schede di rilevamento digitale (es. Google Moduli, Jamboard, Canva, Padlet)
- Zaini, guanti, teli da appoggio, lente d’ingrandimento tradizionale (per confronto)
Descrizione dell'attività
Fase 1 – Preparazione in aula (30 min)
- Breve introduzione su cos’è la biodiversità e l’importanza dei micro-ecosistemi nella salute del pianeta.
- Dimostrazione pratica di utilizzo di microscopi digitali e della stazione meteo.
- Formazione dei gruppi e assegnazione dei “ruoli”: gli Esploratori (raccolgono e catalogano campioni), i Tecnici (usano strumenti digitali), i Meteorologi (leggono e registrano dati meteo) e i Giornalisti (scrivono e fotografano).
Fase 2 – Esplorazione sul campo (1,5 – 2 ore)
1. Rilevamento ambientale
- Gli studenti posizionano la stazione meteo e registrano i dati climatici in tempo reale (temperatura, umidità, vento).
- Annotano eventuali fonti di inquinamento visibile, presenza di biodiversità, condizioni del suolo.
2. Campionamento biologico e analisi digitale
- I gruppi raccolgono piccoli campioni (foglie, corteccia, muschi, insetti, petali).
- Con i microscopi digitali wireless, analizzano sul posto le superfici vegetali e le strutture cellulari visibili, proiettando in tempo reale sui Chromebook.
- Ogni gruppo carica foto e video su una piattaforma condivisa.
3. Riflessione e documentazione
- Gli studenti rispondono su Chromebook a un modulo digitale guidato (es. Google Moduli) con domande scientifiche e riflessioni etiche:
- Domanda guida: Cosa hai osservato che non avevi mai visto?
- Quali elementi ti fanno pensare che questo ecosistema sia sano o in difficoltà?
- In che modo le nostre azioni influenzano questi microambienti?
Fase 3 – Rientro in aula e produzione (1 ora)
- I gruppi rielaborano i materiali per creare un report digitale o una presentazione multimediale.
- Formati possibili: Slide condivise - Poster digitale (Canva o Presentazioni o mano libera) - Video racconto - Pagina Padlet
Fase 4 – Condivisione e attivismo (30 min)
- Ogni gruppo presenta agli altri la propria ricerca.
- La classe progetta un piccolo gesto simbolico di restituzione alla Terra (es. creazione di casette per insetti impollinatori, piantumazione di una piantina autoctona, “adozione” dell’area esplorata).
Valutazione
- Osservazione delle competenze trasversali (collaborazione, uso corretto degli strumenti, responsabilità).
- Redigere una rubrica ad hoc per la valutazione dei report (chiarezza, scientificità, originalità).
- Autovalutazione con domande metacognitive: “Cosa ho imparato oggi che mi ha sorpreso?”
ESTENSIONI POSSIBILI
- Attività periodica con rilevamenti stagionali (monitoraggio ambientale lungo l’anno).
- Invito a famiglie e altri docenti a esplorare i prodotti digitali della classe per diffondere la cultura ecologica.
- Invio dei dati raccolti a piattaforme di scienza partecipata (citizen science) se adatti.
Esplorare il cielo per scoprire la Terra… e se stessi!
Livello
Scuola secondaria di II grado
Obiettivo generale
Aiutare gli studenti a riflettere sul proprio futuro personale e professionale, partendo da una prospettiva “spaziale”: guardare la Terra dal cosmo per interrogarsi sul suo destino, ma anche sul proprio percorso di studio e carriera.
Obiettivi didattici
Scienze della Terra / Astronomia / Fisica
- Comprendere il ruolo dell’osservazione astronomica nello studio del clima, della Terra e dell’universo.
- Riconoscere la posizione e la fragilità del nostro pianeta nel sistema solare.
Educazione alla cittadinanza globale / Educazione ambientale
- Riflettere sul futuro della Terra e sul proprio ruolo di cittadino attivo.
- Connettere il cambiamento climatico alle dinamiche planetarie e all’azione umana.
Tecnologie / Comunicazione digitale
- Utilizzare strumenti digitali per osservare, documentare e comunicare (telescopi, notebook, videomaking, podcasting).
- Sviluppare competenze digitali trasferibili.
Orientamento
- Conoscere professioni legate all’ambiente, all’astronomia, alla comunicazione scientifica e al settore tecnologico.
- Avviare una riflessione consapevole sui propri interessi, valori e aspirazioni post-diploma.
Materiali utili per lo svolgimento dell'esperienza
- Un buon telescopio digitale o tradizionale (preferibile con fotocamera)
- Notebook o Chromebook con software per scrittura, editing audio/video
- Set da videomaking e/o podcasting (microfoni, cavalletti, auricolari) - Vedi Campus WebTV e CampusRadio
- App per osservazione del cielo (es. Stellarium, Sky Map)
- Connessione a Internet
- Spazio esterno per osservazione serale (anche cortile scolastico)
Descrizione dell'attività
FASE 1 – “Dallo spazio alla Terra” (lezione introduttiva – 1 ora)
Attività
- Visione guidata di video sul “pianeta Terra visto dallo spazio” (es. NASA Overview Effect, documentari brevi)
- Discussione: Cosa ci insegna osservare la Terra da lontano?
- Brainstorming: “Come sarà la Terra tra 50 anni? E come mi vedo io tra 20?”
Focus orientativo: introduzione alle professioni spaziali, ambientali, tecnologiche, comunicative
(es. astrofisico, climatologo, ingegnere ambientale, divulgatore scientifico, regista di documentari naturalistici).
FASE 2 – Osservazione del cielo e della Terra (2-3 ore, serale o pomeridiana)
Attività
- Osservazione con telescopi di:
- Luna, pianeti visibili, costellazioni
- Confronto con app digitali per orientarsi nel cielo
- Ogni gruppo registra le proprie osservazioni con foto/audio/video
- Discussione: Come si collega ciò che vediamo alla Terra e alla sua fragilità?
Focus orientativo: Ogni gruppo riceve una “scheda professionale” con un mestiere connesso a ciò che stanno facendo (es. “Data analyst ambientale”, “Specialista di telerilevamento”, “Producer scientifico”).
FASE 3 – Laboratorio creativo (2-3 ore)
Scelta tra due percorsi:
PRIMA OPZIONE - Podcast
- “Lettera dalla Terra nel 2075” → ogni gruppo immagina di raccontare ai giovani del futuro cosa è accaduto alla Terra… e cosa avrebbero potuto fare.
- Scrittura, registrazione e montaggio con musiche e suoni spaziali.
OPZIONE DUE - Video documentario breve
- “Guarda lontano” → video che combina immagini del cielo, riflessioni ambientali e pensieri personali sul proprio futuro.
- Editing con voice-over e grafica semplice (Canva, CapCut, WeVideo, ecc.)
Output: prodotto condivisibile online o in una “Serata della Terra”.
FASE 4 – Laboratorio di ORIENTAMENTO (1,5 ore)
Attività guidata in aula/laboratorio
- Mappa delle professioni: ogni studente collega il ruolo che ha ricoperto nell’attività a un possibile ambito professionale.
- Test riflessivo breve: “Cosa mi ha ispirato?”, “In cosa mi sono sentito a mio agio?”, “Quale competenza ho scoperto in me?”
- Presentazione (anche in video) di percorsi post-diploma legati a:
- scienza e ambiente
- tecnologia e ricerca
- comunicazione e media
- economia circolare e green jobs
Valutazione
Competenze osservabili:
- Capacità di collegare contenuti scientifici, ambientali e personali
- Qualità dell’elaborato comunicativo (video/podcast)
- Capacità di autoanalisi e riflessione sulle scelte future
Strumenti:
- Rubrica (scientifica, digitale, creativa)
- Autovalutazione orientativa
- Eventuale valutazione in Educazione civica, Scienze, Italiano
ESTENSIONI POSSIBILI
- Coinvolgimento di enti esterni (planetari, università, aziende green)
- Inserimento come progetto PCTO o compito autentico multidisciplinare
- Partecipazione a concorsi di videomaking scientifico o storytelling ambientale
Livello scolastico
Scuola primaria (classi 4ª e 5ª)
Durata
2-3 ore (può essere estesa in più incontri)
Discipline coinvolte
Scienze, Tecnologia, Educazione Civica, Matematica
Obiettivi didattici
Conoscenze
- Comprendere il concetto di energia e differenza tra fonti rinnovabili e non rinnovabili.
- Conoscere i principi base del funzionamento di un motore elettrico.
- Introdurre il concetto di sostenibilità e rispetto per l’ambiente.
Abilità
- Progettare e costruire un modello con LEGO Education Spike Prime e/o LEGO Science per simulare un veicolo a energia rinnovabile.
- Sviluppare competenze di problem solving, collaborazione e pensiero computazionale.
- Raccogliere e interpretare dati da semplici esperimenti o simulazioni.
Competenze trasversali
- Collaborare in gruppo per raggiungere un obiettivo comune.
- Riflettere in modo critico sull’uso delle risorse energetiche.
- Comunicare idee e soluzioni in modo efficace.
Materiali necessari
- LEGO Education SPIKE Prime (o alternativi LEGO Education SPIKE Essential)
- LEGO Education BricQ Motion Prime (opzionale, per attività su forze e movimento)
- LEGO Education Science (sensori, ruote, pannelli, ecc.)
- Batterie ricaricabili o pannelli solari (se disponibili)
- Computer o tablet con app SPIKE installata
- Materiale per la documentazione (cartelloni, pennarelli, schede di riflessione)
Descrizione dell’attività
1. Introduzione (30 minuti)
- Conversazione guidata: cos’è l’energia? Quali fonti conosciamo? Cosa succede quando una fonte si esaurisce?
- Visione di un breve video o immagini sulle fonti rinnovabili (sole, vento, acqua).
- Brainstorming: “Come potremmo alimentare un piccolo veicolo senza benzina?”
2. Sfida progettuale: costruisci il tuo Eco-Veicolo (90 minuti)
- Divisi in piccoli gruppi, gli studenti ricevono una missione:
"Il nostro pianeta ha bisogno di veicoli amici dell’ambiente. Progetta e costruisci un prototipo che si muova grazie a una fonte rinnovabile!”
- I gruppi progettano e costruiscono un piccolo veicolo o dispositivo mobile usando SPIKE Prime o LEGO Science.
- Il movimento può essere generato da motori elettrici alimentati da batterie (rappresentanti pannelli solari).
- Alcuni gruppi possono sperimentare l’uso di ruote grandi/piccole, leve o ingranaggi per migliorare l’efficienza.
- Gli studenti programmano il movimento del veicolo tramite l’interfaccia SPIKE:
- Programmazione base: accensione del motore, partenza, stop.
- Bonus: aggiunta di sensori per il rilevamento di ostacoli o il risparmio energetico.
3. Test e Condivisione (30 minuti)
- Ogni gruppo presenta il proprio modello e spiega:
- Che tipo di energia lo muove?
- Quali problemi hanno incontrato e come li hanno risolti?
- Cosa renderebbe il veicolo ancora più ecologico?
- Simulazione di “gara verde”: i veicoli vengono messi alla prova su un percorso breve, valutando efficienza, stabilità e originalità.
4. Riflessione e conclusione (30 minuti)
- Discussione collettiva con domande guida:
- Quale fonte di energia ti sembra più utile per il futuro?
- Cosa possiamo fare ogni giorno per rispettare le risorse della Terra?
- Compilazione di una scheda di riflessione individuale (o disegno con didascalia per i più piccoli).
ESTENSIONI POSSIBILI
- Realizzazione di una presentazione o di un breve video in stile “pubblicità ecologica” del veicolo.
- Invito di un esperto (es. ingegnere ambientale) per un approfondimento.
- Raccolta di dati sui consumi energetici della scuola e ideazione di una “campagna green”.
Un’attività interdisciplinare ricca di significato e tecnologia. Ecco una proposta dettagliata che mette insieme robotica, scienze, educazione civica e matematica, in un’esperienza coinvolgente e riflessiva per studenti della secondaria di I o II grado (ma può essere adattata anche alle classi 4° e 5° della primaria con modifiche semplificative).
Durata
2 incontri da 2 ore (espandibile a un modulo di progetto)
Età consigliata
11-16 anni (secondaria I grado o biennio II grado)
Materie coinvolte
- Matematica (limiti di funzione, concetto di asintoto)
- Scienze (ambiente, sostenibilità, controllo ambientale)
- Tecnologia/Informatica (robotica, sensoristica, automazione)
- Educazione civica (limiti personali, sociali ed ecologici)
Obiettivi didattici
MATEMATICA
- Introdurre e visualizzare in modo concreto il concetto di limite di funzione.
- Avvicinare gli studenti al concetto di infinito, crescita, asintoti, comportamenti di una funzione in prossimità di un valore.
SCIENZE E TECNOLOGIE
- Comprendere come funziona un sistema automatico di monitoraggio ambientale.
- Analizzare il concetto di limite ambientale: soglie di temperatura, umidità, CO₂, risorse naturali.
- Utilizzare Arduino Science Kit R3 o CampusGarden per effettuare misure e programmare un controllo attivo.
EDUCAZIONE CIVICA
- Riflettere sul concetto di limite personale: il rispetto di sé e degli altri, il consenso, i confini (fisici, emotivi, relazionali).
- Discutere sui limiti delle risorse del pianeta e il concetto di “prendere solo quanto serve”.
Materiali e tecnologie
- Arduino Science Kit R3 oppure CampusGarden
- Robot umanoide NAO (alternativamente: Buddy)
- Computer/tablet con software Arduino IDE
- Sensori ambientali (già inclusi nei kit: CO₂, luce, umidità, temperatura)
- Lavagna/monitor per visualizzazione dati
- Schede stampate per riflessione, domande aperte e appunti matematici
- Possibile supporto: stampante 3D CampusPrint per accessori, materiali di riciclo per “cornice” dei sensori
Fasi dell’attività
Fase 1 – Introduzione e riflessione guidata (30-45 min)
Attività interattiva con il gruppo classe:
- Brainstorming sul concetto di “limite”: cosa significa nella nostra vita quotidiana? Dove troviamo limiti?
- Discussione sul rispetto del consenso (limite personale) e sul limite ecologico (esaurimento delle risorse).
- Introduzione visiva al concetto matematico di limite di funzione con esempi intuitivi (es: grafico che tende a un valore ma non lo raggiunge mai).
Attività creativa: ogni studente scrive su un post-it un proprio limite (reale o percepito), e lo attacca a una parete chiamata “Muro dei limiti”.
Fase 2 – Laboratorio tecnico (90 min)
Opzione 1 – con Arduino Science Kit R3
- Gli studenti installano sensori e registrano dati (temperatura, umidità, qualità dell’aria).
- Viene impostato un limite massimo accettabile per ogni parametro.
- Quando un parametro supera il limite, viene attivato un allarme o un segnale (es. LED, buzzer o avviso su display/robot).
Opzione 2 – con CampusGarden
- Gli studenti costruiscono un mini ecosistema (o simulano una serra) e programmano una reazione automatica al superamento di certe soglie (es. irrigazione automatica o attivazione di una ventola).
Coinvolgimento del robot umanoide (NAO/Buddy):
- Il robot interagisce con i gruppi e “chiede” aiuto quando uno dei sensori supera un valore critico.
- In alternativa: i ragazzi possono programmare una semplice scenetta dialogata dove il robot riflette su “cosa significa avere dei limiti”.
Fase 3 – Visualizzazione matematica (45 min)
- Si usano i dati raccolti per costruire grafici (es. andamento della temperatura).
- Analisi: si osserva come la curva tende a un valore (es. soglia critica di 30°C), ma grazie all’intervento automatico, viene mantenuta sotto controllo → collegamento diretto al concetto di limite matematico (con frontiera che non si supera, o che si raggiunge asintoticamente).
DOMANDA CHIAVE | “Cosa succederebbe se il sistema non si fermasse mai, anche superato il limite?”
Fase 4 – Riflessione e restituzione (30 min)
- Ogni gruppo prepara un breve resoconto: "Quali limiti abbiamo incontrato (nei sensori, nei dati, nei nostri pensieri)?"
- Dibattito finale:
- “I limiti sono sempre qualcosa da superare?”
- “Quando un limite ci protegge?”
- “Possiamo imparare a rispettare i nostri limiti e quelli degli altri?”
Possibili output valutabili
- Scheda tecnica del progetto (documentazione tecnica e logica della programmazione)
- Grafico dati vs limiti
- Riflessione scritta individuale
- Presentazione del gruppo (orale o multimediale)
ESTENSIONI E VARIANTI
- Educazione all’affettività: si può introdurre il concetto di consenso con giochi di ruolo guidati.
- Produzione video/podcast: registrare un documentario in miniatura sul proprio progetto "scientifico e filosofico".
- Giornata conclusiva con esposizione pubblica dei prototipi e riflessioni visive (poster o infografiche con dati e messaggi).
Queste sono le 5 idee di attività a cui abbiamo pensato per celebrare la Giornata della Terra 2025. E voi? Che cosa farete in questo momento speciale, per ringraziare il luogo che ci ospita?