PNRR e Piano Scuola 4.0: Cosa sono le aule a righe e le aule a quadretti?

Un’idea di cui non è possibile non innamorarsi: il Dirigente scolastico Daniele Barca dell’IC3 di Modena propone un modello davvero rivoluzionario, ideale per adottare in qualche modo la didattica per ambienti d’apprendimento nella propria scuola in forma “ibrida” e mediata, perfetta e sognante soprattutto per gli istituti comprensivi. L’idea è semplice ma potentissima: se ho due classi parallele – mettiamo la 4° A e la 4° B – e però voglio specializzare gli spazi, in modo che siano a reale supporto della didattica specifica delle diverse discipline, posso ricombinare le aule, destinandone una alle materie umanistiche e una alle scientifico-tecnologiche e suddividere gli strumenti tra questi due spazi. Non mi serviranno spazi in più, ma sfrutterò solo in modo diverso gli spazi esistenti. Non avrò più 4° A e 4° B ma l’aula delle materie umanistiche (l’aula a righe, per l’appunto) e l’aula delle materie scientifiche (l’aula a quadretti) tra le quali gli studenti passeranno, di ora in ora, a seconda della materia che dovranno seguire. In un ambito di non specializzazione di fatto le aule così pensate e organizzate diventano aule-laboratorio a supporto di una didattica attiva, collaborativa, hands-on, supportata dagli strumenti perfetti ed adeguati di ora in ora. Se piace però è importante che diventi una soluzione di sistema, che riguarda l’intero istituto (o almeno un’intera sede): non serve a nulla se proposta a una singola classe. Il grosso sforzo qui riguarda l’orario!

 

Questo video è un estratto dell’incontro “PNRR e Piano Scuola 4.0: 3B per guardare lontano” organizzato da Spazio L.E.O. il Future Lab dell’Istituto comprensivo 3 di Modena.

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